PERMACOLTURA: il sistema intelligente che si autorigenera

La permacoltura è un sistema di progettazione di insediamenti umani ecosostenibili che ha l’obiettivo di integrare armoniosamente l’uomo con l’ambiente.

A tal fine è necessario progettare insediamenti duraturi, simili il più possibile ad ecosistemi naturali, armonizzando tutti gli elementi che compongono un paesaggio (clima, terreno, acqua, vegetazione, animali) e sviluppando rapporti di sostegno reciproco tra i vari elementi dell’ambiente circostante e i bisogni delle persone che vi vivono. Il risultato è un sistema produttivo, sostenibile nel tempo ed avente bassi costi di manutenzione.

Applicando il metodo della permacoltura non sarà necessario:

  1. Utilizzare trattori o altre macchine agricole, ma sarà sufficiente sollevare il terreno con una forca (e tanto olio di gomito) per allentarlo;
  2. Sarà inibito l’utilizzo di diserbanti o altri prodotti chimici pesticidi.

Il terreno, dopo essere stato allentato, dovrà essere rivitalizzato attraverso la pacciamatura, una tecnica agronomica che prevede l’impiego di piante sfalciate (es. paglia), avente numerosi effetti favorevoli per il terreno.

L’erba utilizzata come pacciame viene sistemata su tutto il terreno in modo tale da non consentire alla luce del sole di arrivare al suolo e quindi impedire sia lo sviluppo di piante infestanti che i normali meccanismi di competizione tra esse e le specie coltivate. Inoltre, attraverso la pacciamatura è possibile preservare le riserve idriche del suolo visto che, in assenza di luce, l’evaporazione dell’acqua dal terreno si riduce drasticamente e lo strato coprente costituisce una barriera fisica alla dispersione del vapore. La stessa copertura, nelle stagioni più fredde, avrà funzione di isolamento termico e consentirà di mantenere il terreno a una temperatura lievemente superiore a quella dell’aria, a beneficio dell’apparato radicale. Ovviamente, l’erba utilizzata per pacciamare decomponendosi pian piano, si trasformerà in humus. 

Reso fertile, il terreno sarà pronto per essere coltivato scegliendo colture che seguono la stagionalità. Si potranno inoltre, sviluppare colture su piani differenti visto che alcune piante possono crescere anche in verticale (zucchine, meloni ecc.) avvalendosi dell’ausilio di tralicci in legno.

Gli animali allevati forniranno il concime naturale per trattare il terreno. Alcuni animali da cortile, ad esempio le galline, lasciate libere nei terreni coltivati raspano naturalmente il suolo, si cibano di parassiti e piccole erbacce e lasciano sul terreno il loro letame. Una volta che le galline hanno svolto il loro lavoro, il terreno è pronto ad essere nuovamente piantato. Il risultato è una serie di funzioni svolte nello stesso tempo: diserbatura, controllo dei parassiti e fertilizzazione del terreno a fronte di un esiguo lavoro per l’agricoltore.

E per l’irrigazione ci si potrebbe avvalere di strumenti di raccolta dell’acqua piovana. Ad esempio piazzare delle vasche di raccolta di acqua piovana. Una volta raccolta nelle cisterne l’acqua viene poi distribuita nei campi attraverso un sistema di irrigazione studiato ad hoc e riutilizzata senza sprechi.

La permacoltura è il metodo che dimostra come riflettendo e facendo richiamo all’ingegno dei nostri avi, che non potevano avvalersi né degli strumenti tecnologici né di quelli chimici di cui oggi si può fare uso, è possibile utilizzare al massimo le caratteristiche e le potenzialità degli elementi naturali che compongono un sistema che si autorigenera e sostiene.